Giuliano Guazzelli
Il 4 aprile del 1992, il Maresciallo Maggiore Giuliano Guazzelli viene assassinato a colpi di mitra mentre è a bordo della sua Fiat Ritmo, sulla strada statale 115 quater tra Agrigento e Porto Empedocle.
I responsabili del brutale omicidio (Salvatore Fragapane, Joseph Focoso, Simone Capizzi, Salvatore Castronovo, Giuseppe Fanara e Gerlandino Messina), tutti appartenenti a Cosa Nostra, vengono individuati anche grazie alla collaborazione del pentito Alfonso Falzone, e condannati all’ergastolo.
Soprannominato “il mastino” per la sua abilità di investigatore, Giuliano Guazzelli, nato il 6 aprile 1933 a Gallicano, borgo della Garfagnana in provincia di Lucca, entra nell’Arma dei Carabinieri a 21 anni e si trasferisce a Menfi, in Sicilia, dove si sposa ed ha tre figli. Assegnato al Nucleo Investigativo di Palermo, lavora al fianco del colonnello Giuseppe Russo, anch’egli vittima di mafia, indagando sul clan dei Corleonesi.
Dopo un breve periodo di servizio a Trapani, è chiamato a guidare la polizia giudiziaria presso il Tribunale di Agrigento, dove indaga, tra l’altro, sulle irregolarità nella gestione della banca di Girgenti, sull’omicidio di Salvatore Curto, politico del Partito Socialista Italiano alla Provincia di Agrigento, sulla strage di Porto Empedocle e sulla partecipazione dell’onorevole Calogero Mannino al matrimonio del figlio del boss Gerlando Caruana. Tra i suoi meriti, inoltre, quello di aver convinto Benedetta Bono, amante del boss Carmelo Colletti, a collaborare con la giustizia.
All’epoca dell’omicidio, dopo venti anni di indagini tra Palermo e Agrigento, Guazzelli era considerato un esperto del fenomeno mafioso e dei rapporti tra mafia, politica e affari, in particolare della cosiddetta “Stidda”, e per questo motivo aveva subito numerose intimidazioni che, tuttavia, non erano mai riuscite a farlo desistere dal suo impegno per la giustizia.
Il 4 aprile 2017 si è svolta la cerimonia di intitolazione al Maresciallo Guazzelli del viadotto situato al km 184,400 della strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”. Nel giorno del 25° anniversario della sua morte, l’Arma dei Carabinieri, la Prefettura di Agrigento e Anas hanno voluto rendere omaggio al fedele servitore dello Stato che fu ucciso mentre percorreva la statale 115 quater ad Agrigento. In prossimità del viadotto, ora denominato “Maresciallo CC Guazzelli”, è stata posta una targa commemorativa.