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La nuova SS640

La strada statale 640 “degli Scrittori” ha inizio dallo scalo portuale di Porto Empedocle, attraversa la Valle dei Templi a sud della città di Agrigento e percorre i territori di numerosi Comuni delle Province di Agrigento e Caltanissetta, terminando in corrispondenza dell’innesto con l’autostrada A19.

Il suo itinerario, lungo circa 72 km, rappresenta non soltanto il collegamento diretto tra i capoluoghi di provincia Agrigento e Caltanissetta, ma anche una dorsale strategica della viabilità regionale. Infatti, dal punto di vista funzionale si caratterizza sia come asse stradale di penetrazione a servizio delle aree interne, sia come itinerario preferenziale di collegamento tra la Sicilia sud-occidentale e l’anello viario principale dell’isola costituito dai collegamenti autostradali fra i tre principali centri metropolitani: A19 Palermo-Catania, A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania.

La statale 640, inoltre, si collega lungo il suo percorso con altre infrastrutture viarie importanti per la viabilità regionale, quali la SS189 di collegamento tra Palermo e Agrigento, la SS123 Canicattì-Licata, la SS626 Caltanissetta-Gela e la SS115 nel tratto Gela-Agrigento-Castelvetrano.

La vecchia statale 640 presentava una sezione stradale a carreggiata unica, con due corsie (una per ogni senso di marcia) affiancate da banchine pavimentate. I collegamenti con la viabilità secondaria erano assicurati da svincoli a raso ed erano frequenti gli accessi diretti a servizio di edifici e fondi agricoli privati.

L’Anas ha inserito nei propri Programmi l’intervento di adeguamento a quattro corsie del tratto maggiormente congestionato della strada statale 640, tra la zona dei Templi a sud di Agrigento e l’innesto con lo svincolo “Caltanissetta” dell’Autostrada A19 Palermo-Catania.

La sezione stradale della nuova strada è composta di due carreggiate separate, ciascuna a due corsie da 3.75 m fiancheggiate da una banchina in destra di larghezza 1.75 metri e, sulla sinistra, da una banchina pavimentata di 1.25 metri, con spartitraffico minimo di 2.50 metri.

L’intervento è cofinanziato dalla Regione Siciliana attraverso i Fondi europei PO FESR 2007-2013 e 2014-2020.

Unione Europea           Regione Sicilia         fesr_little

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I lavori si dividono in due lotti, il 28 marzo 2017 Anas ha aperto al traffico i primi 31 km tra Agrigento e Grottarossa per un investimento complessivo pari a 535 milioni di euro. Il secondo lotto, in provincia di Caltanissetta, che prevede un investimento complessivo pari a 990 milioni di euro, è in corso di realizzazione.

Il 25 settembre 2017 è stato aperto al traffico il nuovo viadotto “Giulfo”, titolato alla memoria del Giudice Saetta. In precedenza, Anas aveva dedicato un altro viadotto, già denominato “Gasena”, alla memoria del giudice Rosario Livatino, in occasione del 26° anniversario della sua morte.
Nel primo trimestre 2018 i lavori sul secondo lotto sono giunti ad uno stato di avanzamento pari all’84% ed oltre metà del tracciato è aperto in configurazione definitiva.

La riqualificazione della strada 640 attraverso la realizzazione della doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia, su un tracciato maggiormente scorrevole e con svincoli a livelli sfalsati, si inquadra nell’ambito della necessità di riassetto del sistema viario provinciale e regionale, finalizzato al sostegno dello sviluppo economico e territoriale dell’isola. I principali obiettivi dell’investimento sono:

  • assicurare adeguate risposte alla rilevante domanda di mobilità generale dai diversi flussi di traffico che interessano importanti centri di attrazione turistica nella zona occidentale e meridionale della Sicilia;
  • ridurre il tasso di incidentalità;
  • adeguare l’itinerario Caltanissetta-Agrigento in modo tale da garantire un’efficace connessione con la grande viabilità stradale e autostradale della Sicilia;
  • migliorare la sicurezza del traffico locale, mediante il suo indirizzamento sulla viabilità complementare di nuova costruzione, raccordata all’arteria principale con svincoli a livelli sfalsati;
  • valorizzare, attraverso l’adeguamento infrastrutturale, le potenzialità di sviluppo locale;
  • garantire le migliori condizioni di integrazione e di inserimento dell’infrastruttura nel territorio e nell’ambiente.