Per i cento anni dell’«eretico» Sciascia
Felice Cavallaro, autore del libro Sciascia l’eretico converserà con Maurizio Masone in diretta oggi sulla pagina facebook del Centro culturale “P. P. Pasolini” e sulla nostra pagina, a partire dalle ore 18.
Si è sempre battuto da «eretico» per far prevalere la ragione e il diritto in un Paese che ha spesso preferito le scorciatoie e i gattopardismi. Leonardo Sciascia con le sue invettive e ossessioni ha anticipato temi cruciali della vita pubblica, nodi rimasti drammaticamente irrisolti, dalla lotta alla mafia alla corruzione, dagli errori della macchina della giustizia a quelli dello Stato, dal caso Moro al travaglio di Enzo Tortora, passando da forti intese a grandi contese, da Calvino a Guttuso. Con qualche rimpianto, come nel caso di Pier Paolo Pasolini e del «ritorno delle lucciole».
Una vita controcorrente, quella dello scrittore siciliano, sempre tesa tra profezia letteraria e drammatica realtà, lungo l’asse fra Palermo e Roma, Milano e Parigi, fra case editrici e commissioni di Montecitorio, o a caccia di stampe antiche sul Lungosenna e di documenti negli archivi dell’Inquisizione spagnola: una storia che Felice Cavallaro ricostruisce in un racconto originale – “Sciascia l’eretico“, edito da Solferino – e che racconterà oggi a Maurizio Masone, presidente dello storico Centro culturale “Pasolini” di Agrigento, nel corso della conversazione che si terrà oggi, a partire dalle 18, sulla pagina Facebook del Centro culturale “Pier Paolo Pasolini”.
Cavallaro, direttore della “Strada degli scrittori”, parlerà anche delle iniziative promosse in occasione del centenario della nascita di Leonardo Sciascia dall’associazione culturale che presiede. Occasione per ricordare anche il profondo legame che ha avuto Sciascia con il centro “Pasolini” che diverse volte, negli anni ’80, ospitò lo scrittore durante importanti iniziative.
La diretta di oggi è dedicata a Giusi Carreca, l’attrice agrigentina tra le fondatrici del Centro “Pasolini”, scomparsa otto giorni fa.