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Livatino, la lezione del giudice ragazzino

Trentun anni dopo la morte del magistrato ucciso dalla mafia, il ricordo ad Agrigento e Canicattì. Ieri la presentazione del libro per ragazzi scritto da Lilli Genco e dall’arcivescovo Alessandro Damiano: “Come un ramo di mandorlo che fiorisce nel gelo dell’inverno, il sacrificio di Rosario Livatino sia fiore di speranza per tutti coloro che credono e lottano per la giustizia“.

Il 21 settembre del 1990 moriva, assassinato dalla mafia, il giudice Rosario Livatino. E quella di quest’anno è una celebrazione particolare, la prima dopo la beatificazione che ha portato il magistrato canicattinese agli onori dell’altare.

Al via nella sua città la “Settimana della legalità” – con la commemorazione di Livatino e di Saetta – e tante le iniziative in tutta la Sicilia.

Ieri ad Agrigento, sul sagrato della Cattedrale, è stato presentato il volume per ragazzi “Rosario Livatino. La lezione del giudice ragazzino” (Di Girolamo editore). Con gli autori Lilli Genco e l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, ha conversato Felice Cavallaro, giornalista del Corriere della Sera, direttore della “Strada degli scrittori”. Ha prtecipato alla manifestazione Salvatore Nocera Bracco, autore del lavoro teatrale “La mia scelta”, e tanti ragazzi che hanno letto brani del libro e testi di Rosario Livatino.

Rosario Livatino – ha scritto monsignor Damiano nelle pagine introduttive del libro – è stato un valoroso magistrato, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e un martire per la giustizia e per la fede, come ha proclamato la Chiesa. Sta a noi, nel suo nome, impegnarci in prima persona, senza guardare la vita affacciati dal balcone: la nostra bellissima terra attende giovani protagonisti che non si fermano davanti a chi semina violenza, egoismo e ingiustizia, pronti a compromettersi per rifiutare ogni asservimento a interessi di parte, alla violenza che deturpa la bellezza e ricaccia al buio. Come un ramo di mandorlo che fiorisce nel gelo dell’inverno, il sacrificio di Rosario Livatino sia fiore di speranza per tutti coloro che credono e lottano per la giustizia“.