fbpx

Ad Agrigento, “Le forme dell’acqua”

Resterà aperta fino al 30 settembre, nella sede del comando provinciale dei Carabinieri, l’esposizione di rari reperti archeologici. Un’iniziativa del Parco archeologico e dell’Arma dei Carabinieri

Rari reperti archeologici esposti all’interno della Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri “Biagio Pistone” di Agrigento. A tagliare il nastro della mostra archeologica Le forme dell’acqua. Usi gestione e paesaggio nell’antica Agrigento, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e il direttore del Parco Archeologico Roberto Sciarratta.

“L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri che da sempre dimostra grande attenzione alla crescita culturale della comunità e all’educazione al patrimonio, su cui si fonda la consapevolezza ed il rispetto dello stesso patrimonio”, dichiara Roberto Sciarratta.

Agrigento, sin dall’antichità, aveva un sistema idrico all’avanguardia, e il racconto che si vuole proporre è quello di una Akragas concepita come “città delle acque”, in netta antitesi con la “assetata” città di adesso.

“L’arma dei Carabinieri, presente con il Nucleo di Tutela dei Beni Culturali, porta avanti la missione di tutelare il patrimonio artistico, storico e culturale della nostra terra e oggi è un bel momento perchè questi reperti oggi vengono esposti in questa caserma con un legale fortissimo con il territorio”, ha detto il generale Rosario Castello, comandante Legione carabinieri Sicilia a margine della cerimonia di inaugurazione.

Oltre ai reperti archeologici, anche delle vignette per i piccoli che raccontano il percorso di nascita della città di Agrigento.

“Vogliamo lanciare un messaggio – ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento – dalla cultura c’è rinascita, quindi cultura come movimento per la rinascita della legalità”.

La mostra resterà visitabile fino al 30 settembre, ed è patrocinata dalla Regione Siciliana.