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Il Master di scrittura, gli elaborati e le riflessioni sul tempo che viviamo

La lettura degli elaborati prodotti dagli iscritti al master di scrittura organizzato con Treccani Cultura e Treccani Accademia conferma i positivi risultati di questo sesto appuntamento della Strada degli scrittori. E’ emersa una variegata somma di interventi, di analisi, di spunti esistenziali, di riflessioni sul tempo che viviamo. Nei prossimi mesi ne daremo conto chiedendo articoli specifici a tanti giovani e meno giovani intervenuti sia “in presenza” al Polo culturale San Lorenzo di Agrigento sia in collegamento da remoto. E in streaming chi vorrà potrà rivedere in autunno tutte le lezioni registrate nel mese di luglio perché saranno caricate su una apposita piattaforma disponibile d’intesa con il Consorzio universitario di Agrigento presieduto da Nenè Mangiacavallo. Troverete tutto su sito e social della “Strada”. Cominciamo, intanto, pubblicando un primo articolo a firma di Elisa Pavese, una giovane promessa rientrata ad Asti, capace di tratteggiare un’idea complessiva del master illustrando le varie tessere di un mosaico ben descritto.

Felice Cavallaro

Direttore “Strada degli Scrittori”
 

SOSTENIBILITA’: SE I SOLDI NON ESISTESSERO PIÙ, COSA TI TROVERESTI IN MANO?

Non tutto ciò che conta può essere contato e non tutto ciò che può essere contato conta”.

Si apre così il sesto Master di Scrittura della Strada degli Scrittori, pilotato dallo scrittore e giornalista siciliano, Felice Cavallaro, tra le seggiole del Polo Culturale San Lorenzo di Agrigento.

Sostenibilità: sviluppo che soddisfi i bisogni presenti senza compromettere quelli futuri, sottolinea la linguista Maria Vittoria Dell’Anna. Il termine, come dimostra Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del gruppo Abele, consiste anche nel sanare le solitudini, affinché ognuno senta la responsabilità di proteggere la dignità e i diritti del prossimo, qualunque sia il colore della sua pelle o la sua provenienza. Si è declinata l’inclusione in tutti i suoi aspetti durante il laboratorio di scrittura condotto dalla giornalista Lidia Tilotta.

Il Master tratta parole, ma queste non rimangono solo tali: la sostenibilità accogliente del “Bar-Coni” a Palermo ne è dimostrazione. Nata dal gruppo multietnico Moltivolti, l’attività è gestita da alcuni migranti arrivati a Lampedusa con i barconi, immagine immortalata nel nome della gelateria come forma di emancipazione.

Sostenibilità come protezione dell’ambiente: viviamo in un’unità dinamica, come chiarisce precisamente l’etologo Enrico Alleva. La crisi climatica che il nostro pianeta vive non è trattata come tale, dice Alessio Giacometti, anche per i limiti alle soluzioni contro il riscaldamento globale. Si troveranno soluzioni solamente attraverso reciproca azione creativa. Ma come fare?

Rossella Calabrese, consigliere delegato di Treccani Accademia e grandissima esperta di formazione, ci ricorda che non bisogna affogare nella pigrizia mentale: “Il fare nasce dal sapere”.

Letizia Casuccio, direttrice generale e socia fondatrice di CooPCulture, marca l’importanza della cooperazione nella realizzazione del progetto per la tutela dell’ambiente, proposta colta dalla startup Enrica Arena con Orange Fiber. Una leva di cambiamento: dalle bucce di arancia al filato per una moda sostenibile. Progetti di sostenibilità ambientale sono accolti anche dall’ingegnere Francesca Cappellaro che, con approcci multi-disciplinari e intersettoriali, sperimenta una progettazione sulla base della green e clean tech.

Programmazione: la base dell’innovazione in servizi urbani e infrastrutture a cura dell’ingegnere elettronico David Sepahi Hassanabad. “La memoria serve a programmare. L’imprenditore è colui che propone un’idea, gli altri ci mettono i soldi e un eretico è colui che ha idee spiazzanti. E l’impresa è sempre un rischio”, dice Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli.

L’enologo Alberto Tasca D’Almerita fonda SOStain per proteggere il terreno regionale in modo no-profit, ponendo la sostenibilità come protagonista della viticultura siciliana. Alla rigenerazione urbana dedicano il proprio tempo Florinda Sajeva e Andrea Bartoli, fondatori della Cultural FARM di Favara, declinandola al formativo e all’umano.

La guerra, sostantivo femminile, per paradosso lessicale diventa maschile e plurale secondo Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”. Maschile: violenza di uomini che si scarica prevalentemente sulle donne, vittime che non contano neanche nel bilancio finale del conflitto. Plurale: dipendenza tra paesi in guerra, giochi di potenza in cui la religione viene spesso strumentalizzata. Alessandra Turrisi con il laboratorio di scrittura fa riflettere sull’orrore dei conflitti attraverso immagini figurative.

Spunti stimolanti sono offerti da Susanna Sieff sulla determinazione nel ridurre le emissioni durante la preparazione di eventi sportivi e da Gaetano Savatteri sull’arte della collaborazione.

Gaetano Aronica, attore ed ex presidente del Teatro Pirandello di Agrigento, presenta l’arte e la scrittura a braccetto con il conflitto interiore, che ci avvicina al mistero della vita. Tutto è energia, a partire dalla vita interiore fino all’universo e alla luce. Stefania Auci, scrittrice e insegnante, sa che scrivere consuma, consuma sé stessi.

Colte e lungimiranti persone, non personaggi perché reali, si sono rese umili partendo da noi, dal basso, come direbbe Don Ciotti. Hanno detto un grande “sì” alla richiesta da parte della Fondazione Treccani, diretta da Massimo Bray, di essere parte del Master, ma soprattutto hanno replicato risposta affermativa alla vita.

Dobbiamo diventare laboratorio di libertà perché siamo tutti potenziale di cambiamento”. (Don L. Ciotti)

Asti, 24 luglio 2022

Elisa Pavese