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Per i 70 anni di Rosario Livatino

Era nato a Canicattì il 3 ottobre del 1952, figlio unico di Vincenzo e Rosalia Corbo. Morì a 38 anni, ucciso dalla mafia.

Settant’anni fa nasceva a Canicattì, in provincia di Agrigento, Rosario Angelo Livatino. Poco più della metà di tutti questi anni li ha vissuti intensamente accanto agli amati genitori e facendo il suo lavoro con devozione e professionalità. Un impegno che lo ha portato, il 21 settembre 1990, alla tragica morte per mano mafiosa. Quando è morto il giudice aveva solo 38 anni. Una giovane vita spezzata.

“Se fosse rimasto in vita – ha scritto sul settimanale cattolico agrigentino L’amico del popolo Salvatore Cardinale, che è stato collega di Livatino alla Procura della Repubblica di Agrigento – con il raggiungimento del settantesimo compleanno, avrebbe maturato per età il periodo massimo previsto dalla normativa vigente per il pensionamento, concludendo una carriera che, sulla base della professionalità dimostrata in vita, si può ragionevolmente prevedere sarebbe stata brillante e ricca di soddisfazioni professionali. L’anniversario della nascita di questo magistrato, beatificato il 9 maggio dell’anno scorso, merita di essere ricordato nella convinzione che non si tratta di uno stanco rituale svuotato di significato ma di un dovere morale da adempiere nella consapevolezza del valore altissimo del sacrificio dell’uomo e del magistrato”.