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I “RISVOLTI” DELLA DOMENICA / “Quattro galline”

Rubrica a cura di Salvatore Picone

Quattro galline di Jackie Polzin é uno di quei libri che fanno pensare che la vita è davvero sacra, che va guardata spesso con occhi di un animale come la gallina che sembra dire che la vita, nonostante tutto, vale la pena viverla senza legarsi per forza alle cose materiali, alla terra, alle case, alle parole inutili. Legare soltanto con il cielo azzurro, con le stelle, con l’aria, con la memoria. La vita, insomma. Nient’altro che la vita.

Ecco cosa hanno scritto su questo libro, edito da Einaudi e da poco in libreria:

«Nell’occhio della gallina è custodita la verità del mondo. La gallina non pensa, sa. Doveva arrivare il romanzo sulla migliore e piú derisa amica dell’uomo» (Niccolò Ammaniti).

«Le colombe di Mercè Rodoreda, i pavoni di Flannery O’ Connor e le galline di Jackie Polzin, tutti volatili letterari che sanno raccontare le donne, i loro pensieri intimi e le loro assurdità. Un romanzo che sotto l’ironia e la lingua ben misurata cova speranze e perdite, un universo umano sodo e compatto» (Giulia Caminito).

«Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull’assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C’è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia).

«Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l’unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l’uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).

 

Una piccola casa nelle campagne del Minnesota, un uomo, una donna e quattro galline: non c’è altro a costituire il microcosmo di questo romanzo. Ma nei rapporti che si instaurano tra uomo e animale riecheggia il ricordo, la cura e la mancanza. Un libro ironico e malinconico sull’amore e sull’assenza da godersi pagina dopo pagina.