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La Valle dei Templi a fumetti

Un progetto volto a far scoprire i misteri suggestivi e affascinanti del mondo classico a ragazzi e bambini

Chi passa dalla Strada degli Scrittori non può non fare tappa alla Valle dei Templi. E ora questa bellezza dei beni culturali archeologici sarà illustrata con il linguaggio dell’arte dei fumetti. Un progetto che ha portato alla realizzazione di una guida nel cuore della storia antica, una nuova iniziativa nata in sinergia tra «Valle dei Templi» e «Museo archeologico Griffo».

Una filosofia concreta come substrato ideale di un progetto volto a far scoprire i misteri suggestivi e affascinanti del mondo classico a ragazzi e bambini. È evidente che vi è anche un valore sociale ed etico legato alla valorizzazione della memoria storica. Una guida che è un itinerario anche tra le collezioni del «Museo archeologico Griffo«, il tutto illustrato con un «linguaggio visivo moderno, inedito e accattivante, come quello del fumetto».

Diversi gli eventi, tra cui i workshop e laboratori con il disegnatore Sergio Criminisi. In mostra anche le tavole della “Guida archeologica della Valle dei Templi” a fumetti pensata per i bambini e realizzata da Daniela VetroDiscovering la Valle dei Templi di Agrigento with Tito & Tita») con un «Virgilio» storico del calibro del filosofo presocratico Empedocle. Un progetto costruito con CoopCulture, che segue la scia dell’impegno della Valle dei Templi “nell’utilizzo di forme di comunicazione non convenzionale per avvicinare target diversi di visitatori”. La mostra è aperta fino al 31 gennaio.

“La vera scommessa – ha detto nei giorni scorsi l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Elvira Amata – è quella di avvicinare i giovani alla cultura della bellezza, nella consapevolezza che la vera rivoluzione passa attraverso la capacità che avremo di fare riappropriare i ragazzi delle loro radici”. “Cerchiamo da tempo canali di comunicazione non convenzionali – ha aggiunto il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – e coinvolgere i giovani e giovanissimi vuol dire formare il pubblico futuro. Il fumetto può essere uno strumento inedito”. Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture, infatti si augura che i giovani “ritornino, incuriositi, al museo. Un ragazzo che ritorna al museo – ha detto – è un visitatore di domani; uno che ritorna con un amico, è una grande vittoria per chi, come noi, crede che la cultura sia una risorsa di sviluppo del territorio”.