Le piazze degli scrittori
Al via, ad Agrigento, i Seminari di Urbanistica dedicati agli spazi urbani di contaminazione culturale organizzati dalla docente Alessia Cilona. Primo incontro con Felice Cavallaro e Gaetano Pendolino della “Strada degli Scrittori”. Prossimo appuntamento, sempre a Villa Genuardi, il 20 marzo
Le piazze e i luoghi delle città dei grandi autori ripensati come veri e propri spazi urbani di contaminazione culturale e spazi creativi di socialità. Ruotano attorno a questi argomenti i cinque incontri del Seminario di Urbanistica che si terranno a Villa Genuardi, ad Agrigento, fino al prossimo 8 maggio e organizzati dall’università degli studi di Palermo, dal Consorzio universitario “Empedocle” di Agrigento, con il coordinamento della docente Alessia Cilona.
Alla presenza di Felice Cavallaro, giornalista e scrittore, direttore della “Strada degli Scrittori”, e del coordinatore dell’associazione Gaetano Pendolino, si è svolto oggi il primo appuntamento dedicato proprio alla Strada degli Scrittori e alle città di Pirandello, Sciascia, Camilleri, Tomasi di Lampedusa, Russello e Rosso di San Secondo. Nel corso del seminario sono state illustrate agli studenti del Corso di laurea di Architettura, le tappe del percorso turistico-culturale che da Porto Empedocle arriva fino a Caltanissetta.
Prossimi appuntamenti: il 20 marzo con Salvatore Picone e Fabrizia Agrò, collaboratori della “Strada degli Scrittori” e dell’associazione “Casa Sciascia” di Racalmuto. Il loro intervento sarà dedicato al rapporto dei grandi letterati agrigentini – con particolare riferimento a Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri – con le loro case e con le piazze di Regalpetra e Vigàta.
Il 27 marzo il saggista Beniamino Biondi dedicherà il suo intervento alle “piazze senza centro”, con riferimenti alla Girgenti di Luigi Pirandello.
Il 3 aprile l’architetto Vincenzo Castelli interverrà su “I fantasmi urbani”, mentre l’8 maggio Danilo Verruso, presidente dell’associazione culturale “Oltre Vigata” di Porto Empedocle relazionerà sul tema delle piazze senza memoria.
