Caltanissetta e i luoghi di Rosso di San Secondo

La notizia è di diverse settimane fa. Sono state individuate al cimitero degli Angeli di Caltanissetta, dopo una ricerca durata anni, le tombe dei genitori di Rosso di San Secondo.

Quali gli indizi? Il giornalista Orio Vergani, in una dichiarazione rivelatrice, affermava che «Rosso non parlava mai di chi aveva lasciato nella casa paterna di Caltanissetta e nel cimitero del paese… s’era salvato dal contagio di quelle allucinazioni a patto di fuggire da quella casa». Un altro passaggio è nel libro Cronache & graffiti di Walter Guttadauria. Lì è lo stesso Rosso che, nel fare il resoconto della sua ultima visita a Caltanissetta avvenuta nel 1954, afferma di aver rivissuto molti ricordi «rivedendo la vecchia scuola e la casa dove morì mio padre, che è seppellito con mia madre al cimitero degli Angeli, da dove si può contemplare la campagna».

Nel resoconto non si fa riferimento ad una visita alle tombe dei genitori, ma la testimonianza diretta della loro sepoltura a Caltanissetta è innegabile. Eppure, nonostante le ricerche d’archivio e i tentativi di individuazione di queste tombe “particolari” effettuati con personale comunale e conoscitori del cimitero nisseno (l’architetto Giuseppe Saggio, Giuseppe D’antona, Nicola Spena), sembrava se ne fosse persa traccia. Finalmente emerge il documento materiale della loro presenza all’interno della cappella Genova (famiglia materna di Rosso), accompagnata da due epigrafi che saranno senz’altro di pugno dello stesso scrittore, già autore di Sintesi drammatiche e di opere teatrali. Le epigrafi sono, dunque, due “inediti”.