Cartelli con errori sulla 640: la nota del direttore Cavallaro
Non comincia bene l’anno di ‘Agrigento capitale della cultura’. Investiti da una polemica che rimbalza dall’Anas sulla Strada degli scrittori. I cartelli stradali collocati con qualche evidente errore di grammatica sono una mazzata su un impegnativo lavoro per scuotere un pezzo di Sicilia da un sonno antico, anche con seminari e master organizzati per dieci anni con Treccani.
L’approssimazione adesso ci travolge, pur senza alcuna nostra responsabilità, con un danno di immagine che ricade addosso a quanti provano ad accendere l’attenzione di viaggiatori consapevoli lungo i luoghi dei grandi autori all’opera attorno ai Templi.
Un po’ tutti rischiano così di scivolare sui titoli di siti e giornali che non distinguono fra responsabili e vittime, in qualche caso ignorando l’impegno di una associazione che mobilita da diversi lustri forze sane in piccoli e grandi centri su cultura e legalità.
Stiamo parlando di una strada che collega due province. E di una denominazione arrivata molto tempo dopo la nascita dell’associazione animata da studenti, giovani lettori, appassionati, docenti universitari, sempre pronti a dare una mano, ma a volte ignorati quando si prendono decisioni operative.
L’errore dei cartelli Anas potrebbe essere considerato un singolo episodio estraneo ad eventi e progetti di ‘Agrigento Capitale’. Ma i vistosi ritardi degli stessi progetti e il confuso contesto in cui tutto avviene producono critiche ed ironie capaci di demolire l’entusiasmo di chi aveva lavorato e vorrebbe ancora sperare in una occasione di svolta
Felice Cavallaro
Direttore Strada degli Scrittori