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Enzo Lauretta, nove anni dopo

di Stefano Milioto

Stefano Milioto, scrittore, ex insegnante in pensione, presidente emerito del “Centro Mazionale di Studi Pirandelliani”, è stato amico ed estimatore di Enzo Lauretta di cui ricorda le doti umane, politiche e letterarie. La sua narrativa spazia soprattutto su temi intimistici e psicologici. Con la “Strada degli Scrittori” ha ricordato Lauretta poco dopo la scomparsa avvenuta nel 2014. Il prossimo anno saranno dieci anni dalla scomparsa e cento dalla nascita dello studioso di Pirandello: “Stiamo lavorando per ricordare un intellettuale che ha dato tanto ad Agrigento e alla Sicilia”

Enzo Lauretta con Stefano Milioto ad Agrigento

 

A nove anni dalla scomparsa di Enzo Lauretta, ritroviamo intatto e vivido il ricordo di un grande uomo, che ha inciso non poco nella compagine sociale della sua Città d’elezione: l’amata Agrigento.
Delineare un profilo esaustivo di Enzo Lauretta è, comunque, impresa ardua quanto intrigante poiché si tratta di una personalità poliedrica, che unisce in sé l’uomo d’azione e l’uomo di cultura. Come uomo d’azione, si è impegnato nei vari settori della vita cittadina; come uomo d’intelletto ha prodotto una significativa produzione didattica, saggistica e artistica.

L’impegno politico e civile risulta da un’attività frenetica di slanci ideali e operativi insieme, che ha come frutto una importante attività amministrativa (Sindaco di Agrigento, Presidente della Provincia, Assessore alla cultura e altro) e la creazione di Associazioni culturali tuttora vigenti (Sagra del mandorlo in fiore e festival del folclore, Associazione sportiva Akragas, Centro di ricerca per la narrativa e il cinema).

La dedizione alla scrittura ha prodotto opere teatrali, per la sua compagnia teatrale giovanile, una nutrita scolastica, che si origina e accompagna il suo lavoro nella scuola come docente prima e poi come preside, saggi e studi pirandelliani, che non sono scissi dalla fondazione nel 1967 del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani e dai convegni internazionali che con esso organizza e che ora si continuano: il 60° nel 2023; una narrativa (ben dodici romanzi) di notevole spessore e largo respiro.

Lauretta con Sciascia

Di precoce vocazione letteraria, ha cominciato a scrivere giovanissimo e le sue prime prove sono una raccolta di liriche di stretta osservanza metrica, più che altro esercitazioni poetiche, novelle e teatro. Al teatro appartiene la sua opera prima Contro la bufera edita nel 1945 da La Rondine di Palermo, seguita nel 1952 dalla commedia Crepuscolo e subito dopo da una raccolta di novelle intitolata I sogni degli altri, pubblicati dalla casa editrice Castaldi di Milano.

L’esperienza didattica lo porta a pubblicare opere scolastiche, fra le quali un Compendio della letteratura italiana, testi di didattica e di educazione civica, ma è nella saggistica che risalta il suo metodo particolare d’indagine critica per l’approccio diretto con l’opera dell’autore studiato, dal cui testo fa emergere l’ideologia e la poetica, in particolare, negli studi su Pirandello (Pirandello –storia di un personaggio fuori di chiave (1981), Pirandello o la crisi (1994), Pirandello e il mistero (1996) e altri saggi.

Diversi rivoli scorrono nella capacità critica e creativa di Lauretta, e il prediletto, forse, è quello del narrare. Se si escludono i racconti giovanili, esordisce nella narrativa in piena maturità con I giorni della vacanza, Editore Mursia, Milano 1973. Dovranno passare ben dieci anni per avere il secondo romanzo La sposa era bellissima, Vallecchi editore, Firenze 1984, divenuto film diretto dal regista ungherese Pàl Gabor.

Seguiranno: La piccola spiaggia, Vallecchi Editore, Firenze 1986. Premio Savarese per la Narrativa 1986; I salmoni del San Lorenzo, Vallecchi Editore, Firenze 1988, trasposto in film diretto dal regista ungherese Ferenc Andras, Maddalena, Rizzoli Editore, Milano 1991, L’ospite inattesa, Il Vantaggio Editore, Firenze 1994, Vacanza in Sicilia, Edizioni San Paolo, Milano 1995, L’amore truccato, Edizioni Costa & Nolan, Milano 1997, I due preti, La Cantinella, Catania 2004, Teneri amori, O.G.E, Milano 2007, Lo sguardo periferico, Metauro, Pesaro 2009, Il primo passo, Metauro, Pesaro 2012.

Il prof. Stefano Milioto

In tutte le opere di Lauretta, la scrittura è fluida e avvincente nella ricchezza delle psicologie e dei casi umani che rappresenta con la sua capacità abituale di fine conoscitore dell’animo umano; ma spesso il racconto si fa metafora, allusione, simbolo di una specie di resa dei conti con la vita una volta giunti al capolinea.

In occasione del decennale della morte (Agrigento 6 agosto 2014) e del centenario della nascita (Pachino 19 marzo 1924), sono in corso ideazioni di iniziative editoriali su l’uomo e lo scrittore e convegnistiche per celebrare degnamente una delle figure più eccelse che Agrigento abbia mai avuto.

Stefano Milioto