La toga del giudice beato a “Casa Livatino”
Nel primo anniversario della beatificazione l’Associazione “Casa Giudice Livatino” inaugurerà la teca che la esporrà all’interno della Casa Museo. Il 9 maggio l’inaugurazione
È una grande emozione trovarsi davanti la toga appartenuta al magistrato Beato Rosario Angelo Livatino. Il simbolo della vita di un uomo che ha oggi un altissimo valore. E per questo dal 9 maggio sarà esposta dove è rimasta dal giorno dell’uccisione del giudice canicattinese. Custodita gelosamente dai genitori del giovane magistrato ucciso dalla mafia.
Quella toga è divenuta la conquista di un sogno per il giovane Rosario, studente universitario alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Ma è anche il simbolo della sua consacrazione alla vocazione di Magistrato, professione che ha intrapreso con la consapevolezza dei rischi e degli impegni che assumeva per onorare il giuramento allo Stato, agli amati genitori e per garantire la giustizia in un contesto storico e sociale di particolare tensione. Ma Rosario Livatino ha affrontato tutto ciò anche con la consapevolezza di non essere solo perché ha assunto ogni decisione e mosso ogni azione “Sub Tutela Dei“.
Quella stessa toga che il Beato Livatino ha onorato col suo esempio di vita e che lo ha accompagnato nell’esercizio delle sue funzioni di magistrato, dal 9 maggio troverà una nuova collocazione all’interno della “Casa della Memoria”. Nel primo anniversario della beatificazione, infatti, l’Associazione “Casa Giudice Livatino” inaugurerà la teca che la esporrà all’interno della Casa-museo per poterla meglio ammirare e contemplare in sicurezza. Nel pomeriggio del 9 maggio la Casa-museo di viale Regina Margherita, una delle tappe della “Strada degli scrittori”, resterà aperta dalle ore 16 alle ore 19 a quanti vorranno ammirare la Toga nella nuova collocazione e senza obbligo di prenotazione.