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Le nuove albe alla Valle dei Templi

IL RISVEGLIO SUL MEDITERRANEO Tornano ad Agrigento gli appuntamenti più suggestivi dell’anno nei luoghi del mito.

Il rapporto tra gli déi e l’uomo, tra il mito e la vita quotidiana, tra il fato e il destino. Sarà questo il tema iniziale del Risveglio sul Mediterraneo alla Valle dei Templi.

Domenica 25 luglio all’alba (inresso alle ore 4:30), la Valle dei Templi apre le sue porte sul magnifico scenario del Mediterraneo Africano dove, tra templi, colonne doriche, mura classiche, mandorli e ulivi secolari, al risveglio della natura si potrà camminare al sorgere del sole guidati da un archeologo mentre déi ed eroi della mitologia classica si risvegliano dal lungo sonno della storia e intervengono tra danze, sacrifici, narrazioni nel sito Unesco che è stato premiato dal Consiglio d’Europa e dal Mibact per il paesaggio.

“Al Passo coi Templi” è un viaggio onirico nel mondo del Mito classico greco; una performance itinerante che racconta di un tempo fantastico mai esistito, eppure narrato 2600 anni fa e sopravvissuto fino ad oggi. Gli Dei dell’Olimpo si risvegliano rivelandosi agli occhi dei visitatori proprio tra i templi ed i suggestivi percorsi archeologici della Valle dei Templi, e così i Miti tornano a raccontarsi sotto sembianze quasi umane, tra musiche e danze; poi appaiono anche i personaggi tragici che rivivono il loro dramma eterno, fatto di amori, di guerre, di imprese e conflitti insolubili. Questi personaggi sembrano nascere dalle pietre antiche e in esse si nascondono e si muovono, impalpabili come ombre bianche, reali come statue di marmo. Complici le prime luci dell’alba, colori sempre nuovi e un silenzio quasi spettrale ma pacifico, i visitatori saranno completamente immersi in un’esperienza unica nel suo genere.

La visita sarà guidata da operatori didattici, archeologi esperti in comunicazione che racconteranno la millenaria storia di Agrigento, la greca Akragas, signora del Mediterraneo nel V secolo avanti Cristo mentre “l’aurora, dita rosate” (cit. Omero Odissea) inizia a colorare il cielo. Durante il percorso però, a risvegliarsi saranno anche gli déi e i miti dell’età classica ed allora tutto diventa più intenso.

La rappresentazione si snoda lungo il percorso della Via Sacra popolata dai personaggi del Mito classico greco. Un “viaggio onirico” annunciato da vezzose e vivaci ninfe: “Salve mortale, benvenuto nel tempo senza tempo del Mito: Il sentiero su cui cammini è un luogo sacro e ricorda che tu stesso sei il riflesso degli Dei! ”. Irrompe poi un fauno dispettoso, mentre in lontananza la Dea Demetra cerca sua figlia Persefone e Dafne fugge da Apollo. Poi Perseo e Medusa, Eco e Narciso e l’oltretomba governato da Ade. Si può scorgere Artemide che scaglia la sua freccia sul cacciatore Atteone, e Paride che sceglie la più bella tra le Dee. Il visitatore sarà poi testimone dei drammi di Medea, Edipo ed Antigone nei loro eterni conflitti insolubili. La passeggiata sembra ora terminata, ma all’improvviso una voce fuori campo irrompe sulla scena; è la voce stessa del Mito che si fa Teatro, esclamando: “Quando il tempo non era tempo, un semidio, Prometeo, rubò il fuoco agli Dei per donarlo ai mortali”.

Inizia così la sequenza finale delle scene, la parabola dell’umanità dall’Età dell’Oro all’Era del Covid, narrata attraverso lo sguardo pungente degli Dei. Gli uomini dotati di libero arbitrio hanno dimenticato gli Dei, e così Zeus, tuonando con la sua folgore, ammonisce il genere umano. Tutti gli Dei dell’Olimpo tornano per interrogare l’uomo: “Ti sei bruciato col fuoco che hai tanto bramato ed il baratro hai visto, giù oltre l’abisso, e non ti è piaciuto; se non credi negli Dei, dimmi allora tu chi sei?!”. Così gli umani, rimasti senza Dei, combattono gli uni contro gli altri nella Guerra di Troia, metafora di tutte le guerre. Andromaca rivive il duello tra Ettore e Achille e le Moire tagliano il filo della vita di Ettore, mentre Cassandra prevede il peregrinare del naufrago Odisseo, sedotto da Circe. Riuscirà costui a fare ritorno ad Itaca? E da qui in poi la letteratura, da Omero a Kavafis, da Sofocle ed Euripide a Nietche.

Mentre il sole comincia a svelarsi i visitatori accompagnati dalle guide raggiungono il Tempio della Concordia, unico grande Tempio del Mediterraneo che si conserva integro e simbolo UNESCO ma simbolo anche del risveglio sul Mediterraneo.

Un percorso decisamente speciale, declinazione di arte, cultura, archeologia, mitologia, narrazione, canto e teatro riunite in un programma unico nel suo genere.

Lo spettacolo dell’alba organizzato da CoopCulture in collaborazione con Casa del Musical per il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi rientra nei nuovi programmi di valorizzazione che il Parco intende promuovere per lo sviluppo di nuovi pubblici secondo i modelli adottati già nella Comunità Europea. Ed infatti proprio in linea con i nuovi modelli della narrazione coinvolge nuove professioni in nuove professionalità, ovvero quelle di archeologi esperti nella narrazione per raccontare la storia, il mito, le scoperte in un contesto aulico e solenne. Per questo lo spettacolo dell’alba rappresenta un unicum ed allo stesso tempo una novità per questa estate ad Agrigento alla Valle dei Templi e non solo.