Massimo Bray: “Occorre ridare centralità alla cultura”
La strada degli scrittori non è un semplice itinerario di visita, ma invita a un’esperienza immersiva nel patrimonio storico, archeologico, paesaggistico ma anche enogastronomico che fiorisce lungo un’arteria che connette i luoghi che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza, da Pirandello a Camilleri, da Russello a Tomasi di Lampedusa e molti altri.
Il futuro dei luoghi letterari è oggi più che mai aperto: ma perché essi crescano occorre che l’impegno delle associazioni e dei cittadini sia sostenuto con convinzione degli enti locali e falle istituzioni regionali e nazionali. Bisogna imparare a fare sistema, a creare nuove connessioni tra i luoghi e ad investire in una comunicazione efficace che sappia anche incentivare un uso più attento e responsabile del nostro patrimonio culturale, storico e paesaggistico, che superi definitivamente la retorica dello ‘sfruttamento’.
Con questo intendo, proprio a Racalmuto Treccani ha voluto avviare nel 2017, in collaborazione con l’associazione “Strada degli scrittori”, un master di scrittura, del quale è in programma a settembre la quarta edizione, e attraverso il quale l’Istituto della Enciclopedia Italiana vuole anche approfondire i molteplici aspetti dell’impegno civile cme valore imprescindibile per ogni cittadino e soprattutto per coloro che si occupano di cultura, giornalismo, editoria.
Nel futuro, infatti, sarà sempre più importante restituire centralità alla culturacome veicolo di promozione sociale, per contribuire alla costruzione di una civiltà che sempre più faccia della conoscenza un valore imprescindibile e condiviso.
Massimo Bray